La prima visita di Padre Sandro nei centri che da anni sostengono la Missione è stata molto intensa. Molte le città toccate durante le cinque settimane di permanenza dal 12 ottobre al 15 novembre, ma poco il tempo per visitare tutti i centri dove i benefattori sono attivi. E’ stato favorito il nord e il centro, ma solo per dedicarsi al sud il prossimo anno.
Questo primo incontro con persone affezionate a Padre Ernesto e Padre Osvaldo, ha fatto scegliere Padre Sandro di presentarsi con molta discrezione, per non dare l’impressione di voler colmare il vuoto lasciato da loro. La sua visita aveva lo scopo di riallacciare quel contatto mantenuto vivo per tanti anni attraverso i racconti di esperienza vissuta in mezzo ai ragazzi, per questo si è servito della narrazione per parlare della sua esperienza, della realtà del Brasile oggi e dei progetti per il futuro della Missione.
Giovane ventenne, Padre Sandro ha scelto di andare nelle missioni e da subito ha svolto il suo lavoro in mezzo alla gente più povera del Brasile. Senza risorse però la buona volontà dei salesiani non è sufficiente ad aiutare i giovani ad emanciparsi, lui conosce bene la storia della Cidade Dom Bosco e il ruolo fondamentale che hanno avuto gli aiuti nel sostenerla.
Molte madrine e benefattori hanno apprezzato le sue parole, le telefonate, le visite in casa, per fortuna sono ancora molti a essere interessati a sostenere la Missione, nonostante le realtà bisognose che oggi ci sono molto vicine.
Padre Sandro nei suoi incontri ha parlato molto di scambio, gemellaggio, un tipo di aiuto che può giungere alla Missione anche attraverso gesti differenti, un modo per coinvolgere giovani o persone interessate a stabilire un contatto con una realtà molto diversa ma stimolante e a seguito di questi incontri alcune persone si sono offerte di passare un periodo alla Missione come volontari portando la loro esperienza d’insegnanti o professionisti. L’idea di “gemellaggio” nasce da un’iniziativa promossa dal Comune di Pisa dall’anno 2005 e che ancora oggi sostiene attraverso contributi, collaborazioni e divulgazione, alcuni progetti della Missione.
Sintetizzando le sue impressioni, ha riferito di aver conosciuto persone altruiste fuori dalla norma, nonostante situazioni famigliari difficili, tanti giovani impegnati nel sociale e tanta disponibilità da parte di tutti. Pochi giorni prima del rientro in Brasile, anche se abbastanza stanco ma dispiaciuto di aver tralasciato tante situazioni, progettava già il suo ritorno, e questo ci fa tanto piacere.